La candidatura di Sergio
D’Angelo, già Assessore al welfare del Comune di Napoli (leader della
cooperazione sociale nazionale e campana), come capolista per la lista
elettorale “Rivoluzione Civile”, si qualifica per la sua lunga storia legata a
un impegno ad ampio raggio per la tutela dei diritti sociali e di cittadinanza
e per la difesa dei beni comuni e si caratterizza in particolare come
riferimento per rappresentare in Parlamento le tematiche dei movimenti e dei
cittadini che si battono:
- per la difesa e il rilancio
di un welfare sociale e di comunità, per la riqualificazione del sistema
pubblico sanitario e socio-sanitario
- per la difesa e riqualificazione dell’ambiente, legato al ciclo virtuoso
dei rifiuti e alle tematiche dei movimenti contro discariche e inceneritori, e
in generale le conseguenze disastrose dei governi nazionali, da Berlusconi a
Monti, e della regione Campania sull’ambiente e le implicazioni gravissime a
carico della salute dei cittadini
Rivoluzione civile intende
rappresentare tutti quelle forze, movimenti, cittadini che che richiedono di
operare una vera e propria “rivoluzione
civile” prefigurando un nuovo modello economico-sociale alternativo a
quello fondato sulla crescita continua che ha creato maggiore disoccupazione,
in particolare a carico dei giovani, a favore del predominio della finanza
sulla vita delle persone.
Un nuovo modello che garantisca i diritti di cittadinanza
in continuo cambiamento e nello stesso tempo si prenda la responsabilità di regolare i fenomeni sociali
piuttosto che reprimerli o proibirli, di superare le logiche securitarie
fallimentari della tolleranza zero, che hanno diffuso solo insicurezza e
peggiorato la vita nelle città, a favore di una sicurezza fondata sulla convivenza e sulla reciprocità dei legami
sociali e comunitari.
Il rilancio del welfare e delle politiche ambientali è finanziabile
senza modificare le attuali compatibilità economiche come risulta dalle
proposte della rete degli economisti “Sbilanciamoci” che Rivoluzione Civile
assume interamente nel proprio programma ed in particolare attraverso la
riduzione della spesa militare a partire dagli armamenti (cacciabombardieri F35
), tassazione dei grandi patrimoni e il recupero dei patrimoni illegali, la
tassa sulle transazioni finanziarie, tassazione dei capitali che hanno
usufruito dello scudo fiscale ed una patrimoniale di scopo.
I temi sui quali Sergio D’Angelo
come capolista della lista di Rivoluzione Civile nel Collegio regionale del Senato, intende particolarmente
impegnarsi per realizzare i programmi di rilancio del Welfare, della Sanità e
di una politica dell’Ambiente a misura dei cittadini sono :
Politiche
di Welfare, diritti e libertà
Revisione della L. 328/00 che
preveda il rifinanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali
stabilendo il principio della quota capitarla e proteggendo la spesa sociale e
sanitaria dai tagli lineari e il rifinanziamento del Fondo Nazionale per l’Autosufficienza
Approvazione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale
(LivEAS) come garanzia dei diritti sociali estesi a tutta la
popolazione che prevedano anche la rete
dei servizi per le emergenze sociali
Riconoscimento del Terzo
Settore come un soggetto centrale e dinamico nell’ampliamento e
riqualificazione del sistema pubblico di welfare.
Istituzione del Reddito
di cittadinanza universale per giovani, precari e disoccupati; soglia
minima salariale per i contratti del mondo del lavoro.
Riqualificazione e Riequilibrio
in senso federalistico del Sistema Sanitario e Socio-sanitario nazionale e
regionale abolire tutti i ticket e restituire la gratuità del diritto
alla salute
Attribuzione ai Comuni,
in quanto organismi eletti dai cittadini, con funzioni di valutazione e
sviluppo della programmazione per le politiche locali sanitarie e socio-sanitarie
delle ASL.
Istituzione di un fondo nazionale
per il sostegno e lo sviluppo delle reti dell'economia sociale e solidale.
Abrogare la
legge Fini-Giovanardi sulle droghe:
- separare la normativa sui
servizi e le politiche sulle droghe dalle misure giudiziarie
- depenalizzare la detenzione di
qualunque sostanza psicoattiva
- prevedere solo i reati per la
detenzione finalizzata allo spaccio limitando le pene per il piccolo spaccio
- riorganizzare i servizi rivolti
ai consumatori di sostanze psicoattive riconoscendo gli interventi di Riduzione
del Danno tra i LEA e prevedendo specifiche regole per le sperimentazioni di
servizi innovativi
Abrogare la
legge Bossi-Fini sull’immigrazione
- Cancellare il reato di
clandestinità
- Chiusura dei CIE(Centri di
Identificazione ed espulsione)
- Diritto al voto dei migranti
con carta di soggiorno o permesso di soggiorno a tempo indeterminato;
- Diritto alla cittadinanza per i
figli degli stranieri
Rilanciare i principi istitutivi
della legge 180 per la
salute Mentale bloccando le proposte di legge di
reintroduzione di logiche manicomiali e prevedendo un Osservatorio nazionale
sulla sua applicazione.
Introduzione del reato di tortura
nell'ordinamento giuridico italiano.
Superare l’emergenza carceri
attraverso interventi di depenalizzare e decarcerizzazione, compreso un
provvedimento di amnistia, e facilitare l’attuazione delle misure alternative.
- Legge sull'omofobia;
- Diritto ai matrimoni per persone dello stesso genere;
- Istituzione del testamento biologico;
- Estensione e potenziamento dei centri antiviolenza su scala nazionale a
partire dalla grandi città;
Ambiente, Salute,
Energia :
- Moratoria nazionale per
la costruzione di nuovi inceneritori;
- Incentivi per lo spegnimento degli inceneritori e la costruzione di impianti
di trattamento a freddo, siti di compastaggio, isole ecologiche e piattaforme
di riuso e riciclo dei materiali;
- Attivazione per una moratoria internazionale da parte dell'Italia sulla
revisione delle nomative sui “certificati verdi”;
- Passaggio diretto dei fondi europei su ambiente e smaltimento rifiuti ai
Comuni;
- Trasformazione della TARSU/TARES in tariffa, con un meccanismo di premialità
per chi effettua la raccolta differenziata;
Bonifiche e salute
- Piano straordinario per le bonifiche in Campania;
- Potenziamento del servizio sanitario pubblico in materia di prevenzione e
cura dei tumori;
- Indagini epidemiologiche e tossicologiche su tutto il territorio regionale;
Il territorio Campano in questi anni è diventato un
laboratorio di cancerogenesi a cielo aperto. Gli studi di scienziati di
caratura internazionale ci raccontano come la nostra regione, a causa dello
sversamento di rifiuti di ogni tipo ed in particolar modo di quelli
industriali, viva un vero e proprio disastro ambientale. Il nesso tra
smaltimento dei rifiuti negli ultimi decenni ed aumento delle malattie tumorali
è ormai una tragica verità. La Campania vive un'emergenza sanitaria. Mentre i
governi Berlusconi e Monti e l'amministrazione Caldoro dismettono il servizio
sanitario pubblico, l'aumento delle malattie tumorali nella nostra regione
supera ampiamente la media nazionale. Siamo difronte ad un biocidio ignorato
dal governo nazionale.
Abbiamo bisogno di indagini epidemiologiche e tossicologiche su tutto il
territorio regionale che ci permettano di individuare nel più breve tempo
possibile le aree geografiche prioritarie di intervento. Bisogna soprattutto
avviare un piano straordinario di bonifica del territorio in una Regione con
oltre 3.000 siti avvelenati censiti e tanti altri non censiti. Solo la bonifica
del territorio è la cura contro il biocidio in atto. Bisogna potenziare il
servizio sanitario in tema di prevenzione e cura dei tumori per porre fine ai
“viaggi della speranza” dei nostri concittadini ammalati di tumore verso altre
regioni e per poter effettuare uno screening dettagliato della popolazione
nelle aree maggiormente inquinate.
Energie alternative e sviluppo del territorio
- Progetto di sviluppo di un polo delle energie alternative
nel Mezzogiorno;
- Coordinamento delle università meridionali su ricerca e progettazione
ecosostenibile;
Applicazione di un piano per lo sviluppo delle fonti alternative di energie in
tutto il Mezzogiorno a partire dalla connubio tra bonifica dei territori inquinati
e costruzione di impianti di produzione di energia verde. Bonificare i siti
inquinati del Mezzogiorno significa dover rinunciare per un lungo periodo alla
coltivabilità di quei terreni. Per questo la bonifica dei terreni può portare
ad un periodo di utilizzo dei siti per sviluppare attività “no food”
come appunto lo sviluppo di impianti per energia eolica, solare e termica. Ma
lo sviluppo di questi impianti non può e non deve essere invasivo per il
territorio. La logica dei “grandi impianti” ha arricchito i potentati economici
e non ha prodotto la nascita di un tessuto di imprese locali. Questo è il
fallimento del modello di applicazione della green economy in Puglia. Bisogna
puntare invece alla costruzione di piccoli impianti, attraverso agevolazioni
economiche e fiscali, che si impegnino a puntare sul know how del
territorio, a cominciare dalle università meridionali e che localmente
costruiscano centri di ricerca, sviluppo e produzione industiale dei materiali.
Smart Cities e sostenibilità
- Piano strategico per l'applicazione della Direttiva Europea 20-20-20;
La direttiva 20-20-20 della Commissione Europea impegna
tutti gli stati membri alla riduzione delle emissioni di Co2 degli edifici
pubblici del 20% entro il 2020. Gli edifici pubblici rappresentano il 32% delle
fonti di emissione di Co2 nell'Unione Europea. Soltanto 9 paesi dell'Unione
hanno indicato quali politiche specifiche adotteranno per l'adeguamento delle
emissioni degli edifici pubblici. L'Italia non è tra questi e risulta quindi inadempiente
nei confronti dell'Europa. L'adeguamento alla direttiva 20-20-20 deve fondarsi
su un piano complessivo di restaurazione e valorizzazione del patrimonio
pubblico. Bisogna puntare su progetti locali, a cominciare dalle città, che
peveda anche la formazione di cooperative di cittadini che contribuscano agli
investimenti per l'adeguamento dell'edificio pubblico di prossimità (una
scuola, un asilo, la sede del Municipio, della Municipalità, il centro per
l'impiego, ecc. ecc.) in modo da riversare i proventi del conto energia, che
taglia i costi in bolletta a chi produce energia verde e la immette nelle rete,
nelle tasche dei cittadini che partecipano alla messa a norma degli edifici. Il
piano deve prevedere la possibilità riconfigurazione anche dei parchi urbani
che devono essere immaginati come luoghi di socialità, salubrità e produzione
di energia alternativa. Per incentivare il processo è necessario istituire un
fondo di finanziamento nazionale che si sommi agli incentivi europei. Solo
attarverso l'adeguamento del patrimonio pubblico si può stimolare l'adeguamento
dell'edilizia privata.