COMUNICATO STAMPA
SPRECHI
POMPEI, D'ANGELO (RIVOLUZIONE CIVILE): “ECCO COSA HA REGALATO IL GOVERNO DELLA
CRICCA. ABBIAMO ANCORA NEGLI OCCHI I CROLLI DI POMPEI.”
L'inchiesta
della Guardia di Finanza sugli sprechi di denaro pubblico sul sito archeologico
di Pompei ha suscitato prese di posizione nel panorama politico del paese.
Interviene sul tema Sergio
D'Angelo , capolista al Senato in Campania per Rivoluzione
Civile. “Questi – dice D'Angelo riferendosi ai milioni di euro di appalti
affidati senza gara d'appalto – sono i regali del governo della cricca”.
L'esponente di Rivoluzione Civile si riferisce alla gestione del commissariato
straordinario sugli scavi di Pompei gestito da Marcello Fiori, che risulta tra
gli indagati dell'inchiesta della Procura di Torre Annunziata.
“Fiori è stato per lungo tempo uomo di Guido Bertolaso – attacca D'Angelo – ce
lo ricordiamo bene nel suo ruolo di vice commissario all'emergenza rifiuti
negli dal 2008 al 2010 negli anni dei grandi affari che hanno caratterizzato
quell'esperienza scellerata che il governo Berlusconi mise in campo nella
nostra regione”.
Il capolista al Senato ricorda come “il governo dell'emergenza, fatto di
commissariati straordinari, di deroghe alle norme vigenti soprattutto in
materia di appalti, ha segnato una intera stagione del nostro paese che ha
distrutto i territori ed agevolato le pratiche di corruttela e clientelismo”.
“Abbiamo
ancora negli occhi il crollo della Domus Aurea – sottolinea D'Angelo – e mentre
avveniva quello scempio i soldi pubblici erano indirizzati verso ben altre
iniziative”.
Saranno oggi a Pompei i ministri Barca, Ornaghi e Cancellieri accompagnati dal
commissario Ue alle politiche regionali Johannes Hahn per presentare il “Grande
Progetto” di riqualificazione degli scavi finanziato con 105 milioni di euro
dalla Unione Europea. “Non serve – conclude D'Angelo – mettere la foglia di
fico sul disastro della gestione commissariale degli scavi di Pompei. Occorre
un investimento importante da parte del prossimo governo per rilanciare la
manutenzione e la riqualificazione dei beni culturali nel nostro paese, tale da
risollevare un settore occupazione e di sviluppo del territorio distrutto da
cinque anni di politiche dei governo Berlusconi e Monti”.
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