venerdì 30 ottobre 2009

Il defict del bilancio e le necessità del welfare

Il deficit è l’ammontare della spesa non coperta da entrate: si può,quindi, attribuirlo ad un eccesso di spesa o a insufficienti entrate. È esattamente la situazione nella quale si trova il Bilancio del Comune di Napoli, che presenta tanto un problema di carenza di entrate, dovuto a una minore capacità impositiva e alla riduzione dei trasferimenti statali, quanto a una spesa sproporzionata causata da un’eccedenza di personale e dalla proliferazione di improduttive società miste e di aziende pubbliche.
Sarà anche per questo che il decentramento fiscale e l’autonomia impositiva si stanno trasformando sempre più in una moltiplicazione delle imposizioni, che colpiscono ingiustamente i cittadini per servizi che non migliorano o addirittura peggiorano.
Del resto, l’inaccettabile tendenza alla riduzione dei trasferimenti statali, una delle principali cause della sofferenza della finanza locale, è ormai un dato acquisito. Tanto che ci si chiede perché non se ne tiene conto nella preparazione dei bilanci di previsione: è così difficile ridefinire le priorità della spesa sulla base delle esigenze dei cittadini? Ma a quanto ammonta poi questo deficit? A chi lo si può chiedere? Pare nessuno lo sappia.

Leggi il contributo di Sergio D'Angelo uscito su La Repubblica di venerdì 30 ottobre 2009:

La_Repubblica_30_ottobre_2009.pdf