mercoledì 29 dicembre 2010

Dopo la "monnezza", il tracollo del sociale

Sotto la montagna di rifiuti che sta sommergendo la Campania vengono seppellite molte altre, drammatiche emergenze sociali. Da mesi assistiamo alla chiusura di decine di case-famiglia, di centri diurni e di strutture residenziali, luoghi accoglienti e percorsi per persone segnate dall’abbandono, dall’abuso, dalla povertà, dall’emarginazione. Persone la cui assistenza, nella migliore delle ipotesi, ricadrà sulle famiglie o spingerà unicamente al ricorso a nuove e vecchie istituzioni totali: non solo carceri, manicomi e istituti per bambini ma anche risposte inappropriate come ospedali e cronicari. Di fatto, a Napoli sono stati tagliati oltre cento servizi territoriali e quasi mille posti di lavoro per operatori sociali.

Leggi l'articolo di Sergio D'Angelo

giovedì 23 dicembre 2010

Lettera al Presidente Napolitano

Per far sentire la sua voce alle istituzioni, il comitato Il welfare non è un lusso si rivolge ormai direttamente alla massima autorità dello Stato. Qualche giorno fa le 200 associazioni e cooperative sociali campane riunite nel comitato hanno spedito una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, descrivendo i dettagli di una “situazione ormai insostenibile” e chiedendo un suo “autorevole intervento”.

La lettera al Presidente Napolitano

Lettera al Cardinale Sepe

Il Comitato Il welfare non è un lusso scrive anche al cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe descrivendo i dettagli di una “situazione ormai insostenibile” e chiedendo un suo “autorevole intervento”. Anche a lui, come al presidente della Repubblica, le 200 organizzazioni riunite nel Comitato hanno inviato una lettera aperta, a cui Sepe ha risposto a mezzo stampa sul Corriere del Mezzogiorno.

La lettera al Cardinale Sepe
La risposta del Cardinale sul Corriere del Mezzogiorno

lunedì 20 dicembre 2010

I cittadini devono pretendere un piano alternativo

La questione campana dei rifiuti sta assumendo sempre più l'aspetto di una patologia cronica della nostra realtà sociale, che ha delle precise responsabilità politiche nelle scelte dei governi nazionali e locali, sia di centro-destra che di centro-sinistra. Eppure la soluzione sarebbe a portata di mano e l'hanno già data i cittadini napoletani: la raccolta differenziata. Oltre centomila cittadini napoletani fanno regolarmete da tempo la raccolta differenziata in alcuni quartieri della città, superando in diversi casi il 70%.

Leggi tutto l'articolo del Manifesto di sabato 18 dicembre 2010

lunedì 13 dicembre 2010

Occupazione del Bianchi e sciopero della fame

Per protesta gli operatori socio-sanitari delle coop del gruppo Gesco da giovedì 9 dicembre hanno occupato l’ex manicomio Leonardo Bianchi. Da oggi, lunedì 13 dicembre 2010, i servizi di riabilitazione psico-sociale e di accoglienza per circa mille utenti - sofferenti psichici, tossicodipendenti, disabili e anziani - sospesi per la protesta vengono riattivati (per tutti coloro che lo vorranno). Gli operatori – per la maggior parte delle cooperative del gruppo Gesco - chiedono all’Azienda sanitaria locale e alla Regione Campania di tornare a investire nel settore, di pagare i crediti arretrati e di stabilizzare i servizi. Il presidente di Gesco, Sergio D'Angelo, da ieri (12 dicembre) ha cominciato lo sciopero della fame.

«La cooperazione sociale ha rappresentato lo strumento più efficace utilizzato dal servizio pubblico per liberare moltissimi nostri concittadini dall’orrore del manicomio, prendendosi contemporaneamente cura delle nuove emergenze del disagio mentale», spiega il presidente di Gesco Sergio D’Angelo, che nota anche come sia «paradossale, dopo aver contribuito a chiudere strutture disumane come i manicomi, aprendo servizi più dignitosi e più vicini ai bisogni delle persone, che vent’anni dopo si torni proprio negli ospedali psichiatrici per riuscire a garantire l’assistenza». «Per ripianare il deficit sanitario – dice ancora D’Angelo - la Regione sta risparmiando sulla salute delle persone, a partire dalle più deboli, tagliando proprio quei servizi che, al contrario, hanno in questi anni assicurato più appropriatezza delle cure e hanno consentito di realizzare un maggior risparmio rispetto all’ospedalizzazione».

Il presidente di Gesco, portavoce anche del comitato Il welfare non è un lusso, ha iniziato uno sciopero della fame a sostegno della protesta degli operatori sociali. Con lui si sono dichiarati disponibili a intraprendere uno sciopero della fame collettivo tutti i dirigenti del gruppo Gesco e molti dei responsabili delle organizzazioni aderenti al comitato, che ricorreranno a questa iniziativa estrema di protesta qualora, dopo la manifestazione regionale prevista per domani, il Prefetto di Napoli Andrea De Martino non convochi, così come richiesto, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino a un tavolo interistituzionale per la risoluzione immediata della crisi.

venerdì 10 dicembre 2010

I motivi dell’occupazione del Leonardo Bianchi

Come in un tragico gioco dell’oca siamo oggi ritornati nella casella di partenza. Adesso occupiamo l’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi non per asserragliarci dentro ma per riaprire nuovamente la struttura alla città ricordando a tutti da dove si era partiti e come vada sprecato lo straordinario patrimonio di servizi che si era costruito in questi anni. Andrà persa un’idea di sanità, di salute e di prendersi cura delle persone realizzata in questi quindici anni.

martedì 7 dicembre 2010

Lettera aperta sullo stato di crisi del welfare: necessario l’impegno di tutti

Sono mesi che il terzo settore denuncia lo stato di crisi nel quale sta definitivamente sprofondando il welfare pubblico della nostra regione: vi sono state numerose manifestazioni nelle quali associazionismo e cooperazione sociale si sono mobilitati proponendo una piattaforma di rilancio dell’intero sistema di servizi sociali, sanitari ed educativi chiedendo un maggior investimento da parte del Governo nazionale e delle istituzioni locali e la valorizzazione del lavoro sociale e del ruolo del terzo settore. Le ultime settimane riferiscono di una ancora più drammatica situazione che vede coinvolto il nostro gruppo in una vertenza con la Asl Napoli 1 Centro.

Lettera aperta di Sergio D'Angelo

lunedì 22 novembre 2010

Come è potuto accadere

Qualche settimana fa è apparsa su Youtube una straordinaria immagine. I passeggeri di un autobusfermo, probabilmente per un guasto, lungo corso Secondigliano, chini nello sforzo evidente di spingere il mezzo sperando in una sua possibile ripartenza. Molti hanno commentato quella foto come l'ennesima conferma di una comunità giunta a uno dei punti più bassi della sua travagliata esistenza. E invece, quel comportamento, potrebbe essere letto come il manifesto, silenzioso e paziente, di una Napoli che non si arrende di fronte alle vistose inefficienze del sistema istituzionale e mette in comune, ancora una volta, energie ancora generose di sé, per riprendere la strada.

Scarica l'articolo integrale di Sergio D'Angelo e Luigi Mascilli Migliorini



giovedì 11 novembre 2010

Appello alla mobilitazione generale sul tema dei rifiuti in Campania

Napoli, 5 novembre 2010 - Arroganza, speculazione, corruzione, autoritarismo contro le popolazioni e oltraggio criminale al territorio. Questo è quanto imposto, negli ultimi vent’anni, dalle istituzioni nazionali e locali sul problema rifiuti in Campania, trasformato in un affare per pochi, e una tragedia infinita per la maggioranza dei cittadini, innanzitutto per coloro costretti a convivere con discariche e inceneritori e  per gli ignari consumatori di acqua, aria e prodotti agricoli avvelenati.

Il Manifesto 19 novembre 2010
Il Manifesto 12 novembre 2010
La Repubblica 11 novembre 2010
L'appello sul sito di Carta: link
L'appello sul sito di Sinistra Svegliati: link

martedì 26 ottobre 2010

Differenziata: il grande imbroglio

Com´è possibile che Napoli non riesca a liberarsi dell´immondizia come tutte le altre città del mondo sviluppato? Le risposte sono tante, perché tante e aggrovigliate sono le cause del disastro. Ma ora che questo è esploso – dopo il miracolo berlusconiano – la sua spiegazione è sempre più chiara: il disastro è programmato e voluto. La mal chiamata “emergenza rifiuti”, che dura da poco meno di 20 anni, è una cuccagna per una triade di ferro che ha distribuito, sotto lo sguardo compiacente degli uomini dello Stato, i voti ai politici, gli appalti agli imprenditori e i soldi ai camorristi.

Scarica l'articolo integrale di Sergio D'Angelo e Guido Piccoli

venerdì 8 ottobre 2010

Il comitato “Il welfare non è un lusso” torna a mobilitarsi: giovedì 14 ottobre presidio davanti a Regione e Comune

Napoli – Il comitato “Il welfare non è un lusso”, che riunisce oltre 150 cooperative sociali e associazioni napoletane, in rappresentanza di migliaia di operatori, torna a mobilitarsi, chiedendo alle istituzioni di sostenere il loro lavoro e dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Le organizzazioni annunciano per giovedì 14 ottobre 2010 un presidio che si articolerà in due momenti: gli operatori si riuniranno alle ore 10.00 presso la sede della Regione Campania, via Santa Lucia, per poi raggiungere alle 12.00 Palazzo San Giacomo, in piazza Municipio.

In Campania oltre una famiglia su quattro è alle soglie della povertà, la disoccupazione è doppia rispetto a quella nazionale mentre la spesa sociale è ancora la più bassa d’Italia: 32,8 euro per persona, meno di un decimo di quella della Valle D’Aosta. Le politiche sociali in Campania continuano a essere marginali pur avendo, al contrario, un ruolo centrale per la sicurezza, l’economia, l’educazione, la legalità e il benessere delle persone. È da tempo che le organizzazioni sociali si fanno carico di quote di responsabilità pubblica e garantiscono la continuità dei servizi sociali, nonostante gli annosi ritardi nei pagamenti, ma la situazione sta diventando insostenibile.

Scarica il volantino dell’iniziativa
Scarica il documento del comitato “Il welfare non è un lusso”

8 ottobre 2010

Da Facebook il manifesto dei "cocciuti" in cerca di "idee per la città"

Il gruppo dei “cocciuti” lancia il suo manifesto dalla pagine del social network. Tra di loro rappresentanti del mondo politico, culturale e sociale, come Sergio D’Angelo, Marco Esposito, Marco Rossi Doria, Elena Coccia.

Scarica l'articolo di Repubblica Napoli del 7 ottobre 2010
Gruppo Facebook Idee x Napoli

giovedì 7 ottobre 2010

Reddito di Cittadinanza: finalmente un contributo chiarificatore

In questi giorni il Corriere del Mezzogiorno sta ospitando diversi contributi sul Reddito di Cittadinanza. Oggi è stata la volta di un intervento di Adriana Buffardi, ex assessore regionale alle Politiche sociali. Il commento di Sergio D’Angelo: «Finalmente un contributo chiarificatore di quello che è accaduto con la legge sul Reddito di Cittadinanza, delle cose che si sarebbero dovute fare e delle cose che si possono ancora fare».

Scarica l’articolo integrale del Corriere del Mezzogiorno del 7 ottobre 2010

7 ottobre 2010

mercoledì 6 ottobre 2010

Un provvedimento che va migliorato, non certo cancellato

Il lavoro di Luca De Luca Picione, commentato dal Corriere del Mezzogiorno di ieri, mette in evidenza il supposto fallimento del Reddito di Cittadinanza come misura di contrasto alla povertà, accusandolo di essere un mero strumento assistenzialistico senza alcuna reale efficacia per i cittadini che ne hanno beneficiato. Va prima di ogni cosa precisato che le politiche sociali tutte restano, come più volte ha sostenuto il sociologo Carlo Donolo, un oggetto sfuggente e perciò stesso imperfetto. Non vanno criminalizzate in alcun modo azioni assistenziali ma, anzi, ne devono essere ricordati obiettivi e meriti.

Leggi l’articolo di Sergio D’Angelo su Il Corriere del Mezzogiorno di mercoledì 6 ottobre 2010

lunedì 4 ottobre 2010

Appello alla città di Napoli: documento emendato dall’assemblea di Campo Libero

Si è svolta sabato 2 ottobre a Napoli, Santa Maria La Nova, il primo incontro pubblico della campagna di ascolto del territorio promossa dall’associazione Campo Libero. Nel corso dell’assemblea è stato lanciato un appello alla città di Napoli, che sollecita le persone singole e la società civile tutta (associazioni, comitati, cooperative, gruppi ed esperienze di autogestione) a mobilitarsi per riprendersi la parola e attivarsi affinché i futuri amministratori di Napoli affrontino e risolvano i reali problemi della città, dando risposte concrete ai bisogni dei suoi cittadini.

Il documento individua alcune priorità, suggerendo anche soluzioni possibili. Tra queste: la lotta alla disoccupazione investendo sulla formazione tecnica e scientifica e sull’economia sociale, con il coinvolgimento dei consumatori; la riqualificazione del sistema dei servizi pubblici che deve essere più vicino ai cittadini, a partire da chi versa in condizioni peggiori; il rafforzamento dell’integrazione socio-sanitaria, della sanità territoriale e della domiciliarità degli interventi; il contrasto delle povertà e la lotta alle disuguaglianze; la risoluzione immediata del problema rifiuti con investimento serio sulla raccolta differenziata; il recupero di intere aree della città da sottrarre al traffico e agli abusi; la lotta agli sprechi.

«Questi punti – ha detto il presidente di Campo Libero Sergio D’Angelo – vogliono essere una sorta di promemoria, aperto a ulteriori proposte dei cittadini che raccoglieremo nei prossimi mesi, per chi si candida ad amministrare Napoli. È un percorso che Campo Libero, che è un soggetto plurale ma anche un cantiere di comunicazione e di proposta, ha tracciato per uscire dalle logiche autoreferenziali della politica dei partiti e promuovere con forza il protagonismo delle persone, affinché partecipano alle scelte delle amministrazioni locali».

All’assemblea sono intervenuti, tra gli altri: Sergio D'Angelo, Vittorio Vasquez, Marco Esposito, Guido Piccoli, Mario Petrella, Andrea Morniroli, Stefano Vecchio, Maria de Marco, Fulvio Tudisco, Dante Mazzariello, Salvatore Russo, Nicola Carrillo, Teresa Attademo. Dall’incontro è emersa anche un’altra proposta: una raccolta di firme per una legge regionale di iniziativa popolare che sostituisca il reddito di cittadinanza con un pacchetto di misure concrete ed efficaci di contrasto alla povertà.

Scarica il testo integrale dell’appello

Per informazioni e adesioni:

0817872037 int. 218; info@campolibero.it




Intervista a Sergio D'Angelo: "La società civile deve svegliarsi"

«La politica deve dare spazio alla società civile. Allo stesso tempo la cittadinanza, però, deve tornare a occuparsi della gestione della cosa pubblica: se da vent’anni a questa parte si è assistito allo scollamento tra politica e Paese, dipende anche dal fatto che molti cittadini hanno preferito demandare ad altri quello che gli competeva».

Scarica l’articolo integrale del Denaro di sabato 2 ottobre 2010

giovedì 30 settembre 2010

La scomparsa del welfare e il modello mediterraneo

Secondo gli “Scenari Economici” pubblicati da Confindustria, nel Mezzogiorno d’Italia l’economia si basa su percentuali di lavoro irregolare più che doppie rispetto al Nord: il 18,3% contro l’8,9%. Da otto anni il Sud cresce meno del Centro-Nord, con sacche di povertà che coinvolgono il 22,5% delle famiglie e un’incidenza quattro volte superiore a quella osservata nel resto del Paese (dati Svimez 2010). Se guardiamo solo alla Campania, vediamo che qui si registrano i tassi di natalità e di mortalità delle imprese più elevati rispetto al resto del paese e tassi di crescita nettamente inferiori, tassi di disoccupazione doppi rispetto a quelli nazionali e una forte presenza di disoccupati di lunga durata.

Leggi l’articolo integrale di Sergio D’Angelo su Repubblica Napoli del 30 settembre 2010

venerdì 24 settembre 2010

La città può riprendersi la parola

È il titolo dell’assemblea pubblica che si è svolta giovedì 23 settembre scorso a Napoli presso la Sala del Consiglio provinciale di Santa Maria La Nova, con interventi di Sergio D’Angelo, Marco Rossi Doria, Isaia Sales, Adriano Giannola, Enrica Morlicchio.L’incontro è stato un momento di riflessione comune sulle priorità di Napoli: ripulire l’ambiente e curare il ciclo dei rifiuti; combattere la povertà e la disoccupazione; ridurre drasticamente gli sprechi; ridare alla città servizi degni e produzioni industriali; rifondare la macchina amministrativa e chiudere con ogni forma di clientelismo; riportare i ragazzi alla scuola e alla formazione; colpire la camorra e dare possibilità vere a chi vuole uscire dalla strada sbagliata.L’obiettivo dell’assemblea è stato di suscitare il coinvolgimento di singoli cittadini e di quella parte di società attiva che da tempo si organizza in comitati, associazioni, cooperative, movimenti civili, affinché le cose da fare diventino un percorso condiviso e non restino nell’ambito circoscritto del dibattito politico dei partiti.L’assemblea è stata l’inizio di una serie di incontri che proseguiranno fino alla vigilia delle elezioni amministrative, per ridare la parola ai napoletani e rendere così l’appuntamento elettorale un concorso di idee e una mobilitazione civile.

Scarica la rassegna stampa sull’argomento

lunedì 13 settembre 2010

venerdì 3 settembre 2010

Appello alla città di Napoli

Giovedì 23 settembre, a partire dalle ore 17.00, a Napoli presso la Sala del Consiglio provinciale di S. Maria La Nova, si terrà l’assemblea pubblica dal titolo “La città può riprendersi la parola”.
Un momento di riflessione sulle priorità di Napoli: ripulire l’ambiente e curare i rifiuti, combattere la povertà e la disoccupazione, rompere con gli sprechi, ridare alla città servizi degni e produzioni industriali, rifondare la macchina amministrativa e chiudere con ogni forma di clientelismo, riportare i ragazzi alla scuola e alla formazione, colpire la camorra e dare possibilità vere a chi vuole uscire dalla strada sbagliata. Le energie migliori della città, il recupero del suo orgoglio e della sue potenzialità hanno bisogno di un immediato cambio di passo, di voce e di proposta.
Ne discuteranno: Sergio D’Angelo, Marco Rossi Doria, Isaia Sales, Adriano Giannola, Enrica Morlicchio.

Per informazioni e adesioni: 7872037 int. 218

3 settembre 2010

lunedì 26 luglio 2010

Una legge dal basso contro la povertà

Annullando il Reddito di Cittadinanza, non si cancellano i poveri. Dovrebbe non trascurarlo il nuovo assessore regionale all’Assistenza Sociale, Ermanno Russo, così come non dovrebbe dimenticare che in Campania è povera una famiglia su cinque e che la povertà è un problema assai difficile da trattare e qualsiasi ricetta o politica alternativa si voglia tirar fuori è necessario che queste siano efficaci nel breve periodo. Ancor più grave è cancellare un intervento che, nonostante tutto, ha mostrato una sua validità, senza nemmeno prevedere misure alternative di contrasto alla povertà. Chiediamo, alla Regione Campania di ripensarci, oppure l’associazione Campo Libero si farà promotrice, insieme ad altre organizzazioni, di una legge di iniziativa popolare contro la povertà.

Leggi l’articolo integrale su Repubblica del 24 luglio 2010



venerdì 16 luglio 2010

Il Comune al bivio e la legge dei fatti

Luigi Mascilli Migliorini, presidente del CIREM (Centro di Iniziative e Ricerche Euromediterraneo), interviene sulle pagine napoletane della Repubblica in merito alle questioni poste da Sergio D'Angelo e Marco Rossi Doria sullo stesso quotidiano sabato 10 luglio 2010. In quell’articolo si parlava delle questioni più urgenti da affrontare per dare una prospettiva di ripresa a Napoli, anche in vista delle prossime elezioni comunali.

«Si leggono davvero con piacere, e con interesse, le considerazioni di Sergio D’Angelo e di Marco Rossi Doria che fanno venir voglia di proseguire, attraverso il giornale, un dialogo a distanza», scrive Mascilli Migliorini.

Leggi l’articolo completo su La Repubblica Napoli del 16 luglio 2010

giovedì 15 luglio 2010

Il dibattito sui programmi per Napoli continua sulle pagine di Repubblica: “Il Comune riparta dal centro storico”

L’intervento di D’Angelo e Rossi Doria (Repubblica del 10 luglio) investe un problema centrale su cui era necessario richiamare l’attenzione: l’esigenza dell’apertura del dibattito, che invece langue, sulle idee e i programmi per Napoli in vista delle elezioni comunali.

Leggi l’articolo completo di Guido Donatone

15 luglio 2010

lunedì 12 luglio 2010

Promemoria per cambiare il volto del Comune

Siamo preoccupati. Si stanno avvicinando le elezioni comunali e Napoli ha urgente bisogno di riattivare le sue forze migliori intorno a un’idea di città produttiva, vivibile, sicura, solidale. Ma il dibattito pubblico rischia ancora una volta di arenarsi entro gli angusti e irresponsabili spazi di questi partiti, da anni penosamente rivolti solo a se stessi, senza ombra di analisi né di proposta né, tanto meno, volontà di cambiare facce. E Dio sa quanto ce ne sia bisogno e anche desiderio.

Leggi tutto l’articolo di Sergio D’Angelo e Marco Rossi Doria, su La Repubblica di sabato 10 luglio 2010

lunedì 5 luglio 2010

Quelle voci spente dai tagli

Quante vertenze in questo momento sono aperte in Campania? Quante aziende e quanti posti di lavoro sono a rischio? Dieci, cento, mille, centomila?
Il gruppo Telecom, con 240 esuberi; l’AIR, l’Azienda dei Trasporti Irpini; la Tessival e la Senfil di Airola con circa 400 esuberi; la più nota Fiat di Pomigliano D’Arco. E ancora, su altri fronti, è sull’orlo della chiusura il teatro Trianon, mentre il magnifico San Carlo stenta ad andare avanti; sono allo stremo aziende pubbliche come l’Asia, i Consorzi di bacino, le comunità montane e persino la Asl Napoli 1 Centro. In Campania lavorano meno di quattro persone su dieci: il tasso di occupazione è del 39,7 per cento – il dato più basso d’Italia – e, rispetto all’anno scorso, 34mila persone in più sono in cerca di lavoro.



mercoledì 23 giugno 2010

Crisi all’Asl Napoli 1: solidarietà agli operatori sanitari dall’associazione

Comunicato stampa
Crisi all’Asl Napoli 1: solidarietà agli operatori sanitari dall’associazione Campo Libero
Il presidente D’Angelo: «Situazione drammatica, che coinvolge migliaia di cittadini»

Napoli – L’associazione politico-culturale Campo Libero manifesta la sua solidarietà agli operatori sanitari e ai dipendenti della Asl Napoli 1 che da mesi non ricevono lo stipendio e sono costretti a lavorare in condizioni di assoluta precarietà.
«Non si è mai verificato nella storia della Repubblica italiana che un ente dello Stato come l’Azienda Sanitaria Locale non sia in grado di pagare gli stipendi ai suoi dipendenti», afferma Sergio D’Angelo, presidente di Campo Libero.
«La sanità regionale versa in una situazione terribile – prosegue D’Angelo – che non riguarda solo gli operatori pubblici ma anche migliaia di operatori del terzo settore. Molte organizzazioni no profit lamentano ritardi nei pagamenti da parte delle Asl campane, per i servizi socio-sanitari che gestiscono in convenzione o in appalto, e che stanno gettando in un drammatico sconforto anche centinaia di migliaia di cittadini che rischiano di restare senza assistenza. Esprimiamo perciò massima solidarietà a dipendenti e operatori sanitari della Asl Napoli 1, che vivono questo paradossale e drammatico momento di sconforto. Auspichiamo che la Sanità diventi subito una priorità per il nuovo governo regionale e che la situazione dei pagamenti si risolva positivamente e al più presto per tutti».

Sfratto al Gridas: la solidarietà di Gesco

Comunicato stampa
Sfratto al Gridas: la solidarietà di Gesco
D’Angelo: «Si attivino subito percorsi istituzionali per salvare l’associazione»

Napoli - Il gruppo di imprese sociali Gesco esprime la sua solidarietà al Gridas che ha ricevuto un’ingiunzione di sfratto dalla sua sede storica di Scampia.
«La storia del Gridas – afferma il presidente di Gesco Sergio D’Angelo - è la storia della nostra città, delle nostre periferie e dei nostri giovani. Crediamo che lo IACP debba sospendere subito la decisione di sfrattarli e che il Comune di Napoli debba attivare un percorso istituzionale per una rapida soluzione».
Fondata dall’artista Felice Pignataro, scomparso nel 2004, insieme alla moglie Mirella e ad altri amici, l’associazione culturale Gridas opera ininterrottamente da quasi 30 anni a Napoli, promuovendo la cultura e l’arte come forme di contrasto alla devianza e al disagio, soprattutto dei giovani. L’associazione ha firmato oltre 250 murales realizzati in ogni parte d’Italia e, tra le altre attività, organizza un cineforum gratuito settimanale e un carnevale di quartiere, giunto quest’anno alla 28ª edizione, rappresentando un punto di riferimento per numerose realtà che operano a Scampia e a Napoli per il rispetto dei diritti delle persone più disagiate.
«A Napoli – conclude Sergio D’Angelo – stiamo assistendo alla chiusura delle case famiglia e al fallimento di progetti sociali importanti per i giovani e per i ragazzi a rischio. La scomparsa di un’esperienza come quella del Gridas avrà ripercussioni gravi e sarà una perdita per tutta la città».

venerdì 21 maggio 2010

Pubblichiamo le lettere uscite oggi sul quotidiano la Repubblica

PRIMARIE VERE PER IL NUOVO SINDACO di Nunzio Rovito e Roberto Vallefuoco
È un anno importante quello che separa Napoli dalle elezioni comunali. In politica un anno equivale a un’era geologica. Ma può anche essere un lasso di tempo breve per chi vuole davvero lavorare alla costruzione di una proposta di futuro per la città che sia vera e sincera… Leggi l’articolo completo

A COSA SERVONO LE MUNICIPALITÀ? di Giuliano de Cristofaro (capogruppo SEL Municipalità 5)
L’invito di D’Angelo e Rossi Doria pone il problema di come concretamente Napoli «possa riprendersi la parola». Dinanzi a un solo scontro solo simbolico tra Destra e Sinistra, tra un candidato sindaco più o meno “discontinuo” e un fantomatico “nuovo” l’astensionismo potrebbe raggiungere livelli preoccupanti… Leggi l’articolo completo

lunedì 17 maggio 2010

Incontro a Napoli con Vendola e De Magistris

Venerdì 21 maggio alle ore 18.30 a Napoli, Città della Scienza (via Coroglio), si terrà l’iniziativa pubblica dal titolo “Sinistra e meridione. Un cantiere per il futuro”. All’incontro saranno presenti due esponenti della politica nazionale: Nichi Vendola e Luigi De Magistris. Si parlerà di ambiente, internet, lavoro, salute, beni comuni, migranti, saperi, diritti. Modera il dibattito: Pietro Orsatti.

Interventi sul tema delle primarie lanciato da Sergio D'Angelo e Marco Rossi Doria sulle pagine di Repubblica

Intervento di Andrea Cozzolino
Intervento di Giovanni Laino
Intervento di Francesco Minisci

venerdì 14 maggio 2010

Appello: la città può riprendersi la parola

Care amiche ed amici
di seguito troverete l'appello lanciato da me e Marco Rossi Doria, pubblicato sull'edizione odierna di Repubblica, sulla necessità della mobilitazione dei cittadini e della società attiva per chiedere che vengano svolte le Primarie per la scelta dei contenuti di programma e del candidato a sindaco della città di Napoli.
Ci sembra importante, per chi  lo desideri, sottoscrivere questo appello lasciando un commento a questo post.

cari saluti
Sergio D'Angelo

La città può riprendersi la parola

L’Italia non esce dalla crisi economica, sociale e istituzionale se solo una parte del Paese detta l’agenda per tutti. Non ne esce senza il Mezzogiorno e senza la città di Napoli. E Napoli può aspirare a rifondare il suo patto con il Paese. Per farlo deve rinnovare il patto con se stessa: chiamare i cittadini a raccolta intorno alle priorità della vita comune. Ripulire l’ambiente e curare i nostri rifiuti. Combattere la povertà e la disoccupazione. Rompere con gli sprechi. Ridare alla città servizi degni e produzioni industriali. Rifondare la macchina amministrativa e chiudere con ogni forma di clientelismo. Riportare i ragazzi alla scuola e alla formazione. Colpire la camorra e dare possibilità vere a chi vuole uscire dalla strada sbagliata.
Perciò: per ritrovare la voce e il senso della vita civile è tempo di smettere di piangersi addosso e di litigare tra vecchi e logori potentati. Le energie migliori della città, il recupero del suo orgoglio e della sue potenzialità hanno bisogno di un immediato cambio di passo, di voce e di proposta.

Il centro-sinistra utilizzi l’anno che ci separa dal voto per il sindaco di Napoli per ridare la parola ai napoletani in modo che l’appuntamento amministrativo divenga un concorso di idee e una mobilitazione per il riscatto civile. Si cominci col decidere ora che le elezioni primarie di tutte le forze di centro-sinistra siano una vera prova di democrazia, fondata sulle cose da fare e che si tengano entro l’autunno.

In questa direzione, allo scopo di combattere logiche lobbistiche e autoreferenziali, è assolutamente necessario che singoli cittadini e quella parte di società attiva, che da tempo si organizza in comitati, associazioni, cooperative, comunità resistenti, gruppi di altra economia, esperienze dal basso, la vasta galassia di uomini e donne che si stanno interrogando sul da farsi, trovino la forza e le modalità per riprendere voce e capacità di contare.La storia non è già scritta e, soprattutto, non c’è alcuna ragione per lasciarla scrivere agli altri.
Napoli può riprendersi la parola!

Sergio D'Angelo
Marco Rossi Doria

martedì 11 maggio 2010

Sanità, la lotta per gli stipendi tra pubblico e privato

Cari amici
pubblichiamo un interessante articolo di Umberto De Gregorio apparso su LA REPUBBLICA del 1° maggio sulla questione Sanità, che credo interessi in particolar modo la cooperazione sociale.

Articolo di Umberto De Gregorio

giovedì 29 aprile 2010

Regione Campania: la legge elettorale è un segno dell’inefficienza del vecchio consiglio regionale

Il nuovo parte con 12 incompatibili e vari indagati o condannati.
A Conte un vassoio di sfogliatelle, per festeggiare condanna ed elezione. Lo invierà Sergio D’Angelo

NAPOLI – «La legge elettorale regionale, se mai ce ne stato fosse bisogno, è un’ulteriore dimostrazione dell’ignavia e dell’inefficienza del consiglio regionale uscente: è penalizzante per la coalizione di minoranza, oltre che confusa e contraddittoria». Lo afferma Sergio D’Angelo, candidato alle ultime elezioni con Sinistra, Ecologia, Libertà, primo per voti – con circa 8mila preferenze – a Napoli e secondo in Campania.
La ripartizione che ha assegnato alla coalizione di maggioranza 38 seggi e 22 a quella di minoranza risulta in contrasto con i principi della legge elettorale approvata dal vecchio consiglio regionale (la n.4 del 27.03.09). La coalizione risultata vincitrice, oltre ad avere garantita una quota di seggi oscillante tra il 60% ed il 65% (art. 6 della legge regionale) in ragione del cosiddetto “premio di maggioranza”, si è vista assegnare ulteriori seggi in ragione del criterio di determinazione della cifra elettorale della maggioranza, costituita dalla somma di tutti i voti riportati dai gruppi di liste che la compongono. La coalizione sconfitta, invece, oltre a doversi dividere un numero inferiore di seggi (oscillante tra il 35% ed il 40%), non ha avuto assegnati i seggi con il medesimo criterio, bensì secondo un conteggio che ha tenuto conto delle cifre elettorali dei distinti gruppi di liste, e non della coalizione di cui facevano parte.
Il risultato è stata una sottrazione, alla coalizione sconfitta, di centinaia di migliaia di voti che sono stati persi nel computo complessivo, con il mancato spostamento di ben 2 seggi dalla maggioranza all’opposizione.
«Auguriamo ciononostante al nuovo consiglio regionale di lavorare bene e di fare meglio di quello passato, anche se le premesse non sono delle migliori. Lo dimostra il fatto che ben 12 nuovi consiglieri sono incompatibili con l’incarico, tra cui il ministro Mara Carfagna, l’onorevole Alessandra Mussolini e lo stesso Vincenzo De Luca, come sindaco di Salerno».
«Infine, numerosi altri consiglieri – conclude Sergio D’Angelo – risultano indagati e uno, Roberto Conte, persino condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione nel giugno scorso per concorso esterno in associazione mafiosa. A lui manderò un vassoio di sfogliatelle, per festeggiare come fece Totò Cuffaro con i cannoli. Con le sfogliatelle Conte potrà almeno contribuire a valorizzare i prodotti locali».

Ufficio stampa

Ida Palisi
081 7872037 interno 206
320 5698735
mailto:5698735ufficio.stampa@gescosociale.it

Al via gli incontri per dar vita alla nuova ASSOCIAZIONE!

Care amiche e cari amici,
il lavoro intrapreso per la costituzione della nostra associazione sta procedendo. Come tutti sapete, abbiamo avviato già da tempo la fase di incontri con le varie realtà presenti sui territori, e con tutte le persone che si sono mostrate interessate al nostro progetto, chiedendo a tutti di dare un contributo al documento costitutivo dell’associazione, che vi rinviamo già con alcune prime modifiche.
Siamo quasi giunti alla fase conclusiva del percorso che prevede, secondo quanto già concordato, entro una ventina di giorni l’assemblea costitutiva dell’associazione, per dare avvio al nostro progetto di impegno politico e sociale.
A breve vi comunicheremo in maniera dettagliata il luogo e il giorno in cui si svolgerà.
Intanto chiediamo a tutti quelli che ne avessero voglia di dare un contributo di idee sul nome dell'associazione. Comunicativamente crediamo sia meglio se fosse composta da una sola parola, che rendesse nel modo più efficace e immediato possibile i concetti-chiave della nuova associazione: partecipazione, cittadinanza, responsabilità e rinnovamento della sinistra.
Inviateci le vostre proposte.

Sergio D'Angelo

Il documento costitutivo

giovedì 11 marzo 2010

Trianon: «ospiti un polo formativo per le arti sceniche, risorsa strategica per la Campania»


La proposta di Sergio D’Angelo, capolista per Sinistra, Ecologia, Libertà

NAPOLI, 11 marzo 2010 – «Dobbiamo combattere l’emigrazione dei talenti culturali, tutelare i giovani artisti e salvaguardare gli spazi di produzione teatrale. Il caso del Trianon è solo la punta di un iceberg: stiamo disperdendo il patrimonio artistico della Campania». Per questo il capolista di Sinistra, Ecologia, Libertà alle regionali Sergio D’Angelo, si impegna a portare in consiglio regionale la proposta per l’istituzione di una «scuola di alta formazione per le arti sceniche che divenga per il Mezzogiorno il luogo di raccolta delle energie e delle speranze dei ragazzi, che fornisca sia le competenze tecniche che uno sguardo a 360° sul mondo teatrale, che sia rampa di lancio e luogo di confronto per la nascita e la crescita di compagnie e di singoli artisti e tecnici». D’Angelo raccoglie così numerose sollecitazioni pervenute da giovani artisti, che chiedono maggiori opportunità di formazione e più spazi dedicati al teatro, alla musica e alla danza.
«È un mio impegno elettorale – conclude Sergio D’Angelo - quello di volgere l’attenzione alla giovane generazione delle donne e degli uomini di spettacolo campani, per offrire loro lo spazio e gli strumenti necessari ad apprendere prima, e a esprimersi poi. Uno di questi spazi, anzi lo spazio privilegiato ad accoglierli potrebbe essere proprio il teatro Trianon, luogo pubblico di cultura, che dobbiamo insieme salvare e rilanciare».

martedì 2 marzo 2010

Elezioni: Assurda e paradossale la candidatura di Conte. « Elettori: State attenti al profilo di onestà dei candidati»

La lotta alla camorra per la Campania deve essere una priorità: è singolare che si candidi a governarla chi è stato condannato in primo grado per concorso in associazione mafiosa». Secondo il candidato capolista di Sinistra, Ecologia, Libertà Sergio D’Angelo, il caso dell’ex consigliere regionale Roberto Conte, in competizione elettorale nella lista di Alleanza di Popolo «ha dell’assurdo e del paradossale: in Campania abbiamo necessità di iniziative per la legalità e di contrasto alla camorra, e non di loschi figuri che in qualche modo la rappresentano. Occorre che gli elettori aprano gli occhi e stiano molto attenti al profilo di onestà dei candidati che scelgono

venerdì 19 febbraio 2010

Il prossimo modello di sviluppo? Passerà per l’economia sociale

I fatti di questi ultimi anni hanno reso ancora più evidente, soprattutto con i processi di globalizzazione mal governati, l’imprescindibilità della solidarietà e della responsabilità per la giustizia sociale e il bene comune. Accanto alle imprese private che perseguono fini di profitti, devono convivere e potersi esprimere all’interno del mercato organizzazioni produttive che perseguono fini sociali e mutualistici. Quella sociale non è certo l’unica impresa possibile, ma è una tra le più originali che si siano imposte negli ultimi decenni.

Leggi l’articolo completo uscito sul Denaro del 19 febbraio 2010
il_Denaro_19_febbraio_2010.pdf

giovedì 4 febbraio 2010

Immigrati, la Campania ci mette una buona legge

Le immagini della guerriglia urbana a Rosarno hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e di integrazione non solo della Calabria ma dell’Italia tutta, vittima di una legge xenofoba e razzista come la Bossi-Fini. Dopo Rosarno, la regione Campania rischiava di diventare meta di una “migrazione di ritorno”. Per questo era assolutamente necessario darsi una normativa al passo con la nuova situazione. Finalmente, dopo 16 anni di limbo istituzionale, la Regione Campania ha approvato lo scorso 19 gennaio la legge “per l’inclusione sociale, economica e culturale delle persone straniere”. Era dal 1994 che la Regione Campania non si dotava di una legge quadro in materia, in un territorio dove vivono ormai 200mila stranieri, di cui il 65% a Napoli.

Leggi l’articolo completo di Sergio D’Angelo uscito su Vita:

Vita_Febbraio_2010.pdf

lunedì 1 febbraio 2010

Terzo settore in rosso. C’è una soluzione

È da oltre due anni che le organizzazioni sociali denunciano il rischio di chiusura dei servizi socio-assistenziali ed educativi gestiti per conto del Comune di Napoli, che ha un debito con loro di oltre 60milioni di euro. Debito che continua ad avere difficoltà a pagare, imputando le responsabilità al governo e al taglio ai fondi statali per il sociale, ma anche al perverso meccanismo del “cronologico”: chi vanta il credito da più tempo viene pagato per primo, non appena le casse comunali si rimpinguano un po’. Ma non solo: ci sono al Comune alcune spese che hanno priorità, dette “indispensabili”, che vedono al primo posto il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali. Ovviamente le spese sociali non rientrano tra queste, né tra le priorità di spesa su cui ha potere decisionale il consiglio comunale.
Leggi tutto l’intervento di Sergio D’Angelo sul Corriere del Mezzogiorno di domenica 31 gennaio 2010.

Corriere_del_Mezzogiorno_31_gennaio_2010.pdf

venerdì 29 gennaio 2010

Operatori Sociali: fuga da Napoli

Sergio D’Angelo è intervenuto, con un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, sulla questione dei mancati pagamenti al terzo settore da parte del Comune di Napoli, che mettono a rischio la continuità dei servizi socio-assistenziali per migliaia di anziani, disabili, minori e altre persone in condizioni di disagio.
Leggi tutto l’articolo di Sergio D’Angelo su il Corriere del mezzogiorno del 28 gennaio 2010:
Corriere_del_Mezzogiorno_28_gennaio_2010.pdf

giovedì 14 gennaio 2010

La Regione ora approvi la legge sull’immigrazione

Dopo gli scontri dei giorni scorsi tra gli abitanti di Rosarno e gli immigrati oltre un migliaio di loro ha abbandonato la cittadina calabrese. Tra questi, moltissimi che provenivano dalla cintura metropolitana di Napoli e dall’agro casertano stanno rientrando, ed è verosimile che altri ancora nei prossimi giorni torneranno. Ma la Campania come si prepara ad accoglierli?

Anche se da noi non esistono le banlieue come in Francia o nei paesi protagonisti del colonialismo, tuttavia, gli insediamenti abitativi delle periferie della regione e della stessa cintura metropolitana di Napoli presentano spesso la connotazione dei ghetti e hanno radici in contesti di degrado e di povertà.

Le immagini shock della guerriglia urbana a Rosarno hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e di integrazione non solo della Calabria ma dell’Italia tutta, vittima di una legge xenofoba e razzista come la Bossi-Fini. Dobbiamo però evitare che sui nostri territori, dove si aspetta da un giorno all’altro un’ondata migratoria “di ritorno”, accada lo stesso. In questo senso le istituzioni locali hanno il dovere di non farsi cogliere impreparate e di uscire con soluzioni concrete dal pantano delle parole e dello sterile dibattito di questi giorni. (…)

Leggi tutto l’articolo di Sergio D’Angelo su LA REPUBBLICA del 14 gennaio 2010:
La_Repubblica_14_gennaio_2010.pdf

martedì 12 gennaio 2010

Comune e Regione trascurano il welfare

Il 2009 non è stato un anno semplice per il “sociale”. È iniziato con un decreto sicurezza che si spingeva a prevedere l’obbligo per i medici e i dirigenti scolastici a denunciare gli immigrati irregolari, e si sta concludendo con una finanziaria che in parte confida di trovare le risorse per il welfare attraverso lo scudo fiscale. E che, come se non bastasse, torna a tagliare i fondi ai comuni. Ma prendersela col Governo per spiegare il vuoto di uno stato sociale che non riesce ad essere nemmeno attento ai più deboli non convince più nessuno. Soprattutto quando, in alcuni casi, si sfiora il ridicolo, come è accaduto al Comune di Napoli che decide di stanziare centomila euro per un sondaggio sulla qualità dei servizi mentre le case famiglia chiudono. Voci di bilancio diverse, si dirà, ma allora sono le regole di quel bilancio che vanno cambiate, ricordandosi finalmente, quando gli esperti amministratori lo predispongono, che il welfare non riguarda solo un assessorato ma tutti, perché ha a che fare con la casa, con l’istruzione, con il diritto al lavoro, con l’ambiente, con la vivibilità, persino con il turismo, in una città piena di barriere architettoniche e priva di garanzie di sicurezza reali.
Ma il rimbalzo di responsabilità è una tecnica di autodifesa usata non solo dal Comune: anche la nostra Regione la conosce bene.
Leggi l’articolo completo di Sergio D’Angelo su LA REPUBBLICA del 30 dicembre 2009
La_Repubblica_30_dicembre_2009.pdf