mercoledì 30 settembre 2009

L'impresa sociale come sfida per un'economia etica

Le drammatiche vicende fallimentari di tante imprese hanno causato, nel tempo e in ogni angolo del pianeta, milioni di senza lavoro e la perdita di ingenti patrimoni economici, tecnologici e di conoscenze. Queste esperienze hanno evidenziato la crescente crisi di un modello di sviluppo che non è stato in grado di garantire risposte reali ai bisogni primari dell’uomo. Il mercato ha mostrato tutti i suoi limiti, rivelandosi, così com’è, incapace di assicurare un giusto equilibrio tra domanda e offerta, tra produzioni e consumi sostenibili. Ma se è certo che l’obiettivo dell’equilibrio può essere perseguito attraverso strumenti di “compensazione” – fondati su comportamenti diversi sia da parte dei consumatori, sia dei produttori - viene da chiedersi se un’altra economia, invece, è possibile, e, se lo è, quali sono le condizioni per la sua affermazione. Una delle possibili risposte a una domanda così complessa sta nello sviluppo di un’ impresa diversa, che tenga soprattutto a valorizzare il capitale umano e sia capace di soddisfarne i bisogni. L’impresa sociale è più vicina ai problemi reali delle persone e comprende di più i loro bisogni, poiché dispone di una formula organizzativa basata sul coinvolgimento attivo dei lavoratori, sulla loro partecipazione e responsabilità a cui si aggiungono ulteriori connotati di responsabilità sociale. Un’impresa del genere è soprattutto più incentivata a garantire la qualità del lavoro e la trasparenza nella gestione; la sua durata ed il suo sviluppo dipendono, senza alcuna intermediazione, dall’interesse delle persone che vi lavorano e la gestiscono e che ne traggono, attraverso la remunerazione del lavoro, il loro sostentamento.
leggi il contributo di Sergio D'Angelo uscito sulla Newsletter di Nuovi Lavori
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30_settembre_2009.pdf

martedì 29 settembre 2009

Farepiù

Napoli - Martedì 6 ottobre 2009 alle ore 11.00 a Napoli, in via Nuova Poggioreale 160/c, si terrà l’inaugurazione di “Fare più”, la nuova iniziativa imprenditoriale del gruppo di imprese sociali Gesco. Farepiù sposa i principi del commercio equo e solidale estendendoli su larga scala e rivolgendosi a produttori e a imprese sociali italiani e locali. L’obiettivo è promuovere l’acquisto, anche collettivo, di prodotti di qualità, sia agroalimentari che artigianali, realizzati con tecniche a ridotto impatto ambientale e distribuiti da produttori che non sfruttano il lavoro nero.
Farepiù sostiene una corretta comunicazione ai consumatori sulla provenienza dei prodotti e sulla loro composizione, per evitare pubblicità ingannevoli e prevenire consumi dannosi per la salute. Farepiù promuove, oltre ad un market equo e solidale, anche un punto di ristorazione e di produzione pasti, che si apre nel difficile e ancora periferico quartiere di Poggioreale, dove si concentrano numerosi uffici ma sono ancora insufficienti le opportunità di ristorazione.
Le attività del market sono affidate alla cooperativa di consumo Terre Nostre, che fornisce ai soci la possibilità di acquisti a condizioni più favorevoli di quelle di mercato. La produzione pasti è affidata a Zenzero, cooperativa sociale di inserimento lavorativo attiva nell’ambito del catering, i cui soci sono per la maggior parte ragazzi con sindrome di Down, specializzati come “commis di cucina”. Questo è un ulteriore scopo sociale di Farepiù, che promuove buone prassi di inclusione sociale e di cambiamento culturale positivo nei confronti della disabilità.
Per informazioni:
Farepiù – Gruppo Gesco
Via Nuova Poggioreale, 160/c, Napoli
tel.0817872037 - 3205698740
http://www.farepiu.it/
17 settembre 2009

Dibattito pubblico su consumi di droghe e sicurezza urbana

Napoli – Giovedì 1 ottobre 2009 dalle ore 16.00 alle 20.00 a Napoli, presso la Sala dell'Antico Refettorio di Santa Maria La Nova, si terrà un dibattito pubblico sul tema del consumo di droga e della sicurezza urbana. L’incontro è organizzato dal Dipartimento di Farmacodipendenze della Asl Napoli 1 Centro, in collaborazione con il gruppo di imprese sociali Gesco e le associazioni Saman, Il Pioppo, La Tenda e LILAD.
Le statistiche mostrano che il consumo di sostanze illegali è in costante crescita e in continuo cambiamento sia rispetto ai tipi di sostanze sia agli stili di consumo. Gli effetti interessano la salute pubblica, l'integrazione sociale, l'assistenza, la sanità, il sistema giudiziario, l'uso del territorio urbano. Quest’ultimo si trova ad essere il primo interlocutore della domanda di gestione e controllo del fenomeno, in quanto luogo dove si svolgono le attività di spaccio e di consumo in modo visibile e in spazi pubblici. Obiettivo dell’evento è di fare luce e discutere sul fenomeno, sulle sue tendenze, sulle sue conseguenze.
Parteciperanno al dibattito: Ambros Uchtenhagen, direttore del Dipartimento di Psichiatria Sociale all'Università di Zurigo e consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); Maurizio Coletti, presidente di Itaca Italia Associazione Europea degli Operatori professionali dell’intervento sulle tossicodipendenze; Stefano Vecchio, direttore del Dipartimento Farmacodipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro; Sergio D’Angelo, presidente di Gesco; Maria Grazia Falciatore, commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro; Amato Lamberti, docente di Sociologia della devianza e della criminalità all’Università di Napoli Federico II; Annamaria Zaccaria, docente di Pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile all’Università di Napoli Federico II.
Sono stati invitati all’incontro anche Luigi Scotti, assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, e Giulio Riccio, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli.
Scarica da questo sito la scheda di iscrizione
Per informazioni:
Ufficio Comunicazione Gesco
tel.0817872037 interni 229/218