mercoledì 23 giugno 2010

Crisi all’Asl Napoli 1: solidarietà agli operatori sanitari dall’associazione

Comunicato stampa
Crisi all’Asl Napoli 1: solidarietà agli operatori sanitari dall’associazione Campo Libero
Il presidente D’Angelo: «Situazione drammatica, che coinvolge migliaia di cittadini»

Napoli – L’associazione politico-culturale Campo Libero manifesta la sua solidarietà agli operatori sanitari e ai dipendenti della Asl Napoli 1 che da mesi non ricevono lo stipendio e sono costretti a lavorare in condizioni di assoluta precarietà.
«Non si è mai verificato nella storia della Repubblica italiana che un ente dello Stato come l’Azienda Sanitaria Locale non sia in grado di pagare gli stipendi ai suoi dipendenti», afferma Sergio D’Angelo, presidente di Campo Libero.
«La sanità regionale versa in una situazione terribile – prosegue D’Angelo – che non riguarda solo gli operatori pubblici ma anche migliaia di operatori del terzo settore. Molte organizzazioni no profit lamentano ritardi nei pagamenti da parte delle Asl campane, per i servizi socio-sanitari che gestiscono in convenzione o in appalto, e che stanno gettando in un drammatico sconforto anche centinaia di migliaia di cittadini che rischiano di restare senza assistenza. Esprimiamo perciò massima solidarietà a dipendenti e operatori sanitari della Asl Napoli 1, che vivono questo paradossale e drammatico momento di sconforto. Auspichiamo che la Sanità diventi subito una priorità per il nuovo governo regionale e che la situazione dei pagamenti si risolva positivamente e al più presto per tutti».

Sfratto al Gridas: la solidarietà di Gesco

Comunicato stampa
Sfratto al Gridas: la solidarietà di Gesco
D’Angelo: «Si attivino subito percorsi istituzionali per salvare l’associazione»

Napoli - Il gruppo di imprese sociali Gesco esprime la sua solidarietà al Gridas che ha ricevuto un’ingiunzione di sfratto dalla sua sede storica di Scampia.
«La storia del Gridas – afferma il presidente di Gesco Sergio D’Angelo - è la storia della nostra città, delle nostre periferie e dei nostri giovani. Crediamo che lo IACP debba sospendere subito la decisione di sfrattarli e che il Comune di Napoli debba attivare un percorso istituzionale per una rapida soluzione».
Fondata dall’artista Felice Pignataro, scomparso nel 2004, insieme alla moglie Mirella e ad altri amici, l’associazione culturale Gridas opera ininterrottamente da quasi 30 anni a Napoli, promuovendo la cultura e l’arte come forme di contrasto alla devianza e al disagio, soprattutto dei giovani. L’associazione ha firmato oltre 250 murales realizzati in ogni parte d’Italia e, tra le altre attività, organizza un cineforum gratuito settimanale e un carnevale di quartiere, giunto quest’anno alla 28ª edizione, rappresentando un punto di riferimento per numerose realtà che operano a Scampia e a Napoli per il rispetto dei diritti delle persone più disagiate.
«A Napoli – conclude Sergio D’Angelo – stiamo assistendo alla chiusura delle case famiglia e al fallimento di progetti sociali importanti per i giovani e per i ragazzi a rischio. La scomparsa di un’esperienza come quella del Gridas avrà ripercussioni gravi e sarà una perdita per tutta la città».