giovedì 14 gennaio 2010

La Regione ora approvi la legge sull’immigrazione

Dopo gli scontri dei giorni scorsi tra gli abitanti di Rosarno e gli immigrati oltre un migliaio di loro ha abbandonato la cittadina calabrese. Tra questi, moltissimi che provenivano dalla cintura metropolitana di Napoli e dall’agro casertano stanno rientrando, ed è verosimile che altri ancora nei prossimi giorni torneranno. Ma la Campania come si prepara ad accoglierli?

Anche se da noi non esistono le banlieue come in Francia o nei paesi protagonisti del colonialismo, tuttavia, gli insediamenti abitativi delle periferie della regione e della stessa cintura metropolitana di Napoli presentano spesso la connotazione dei ghetti e hanno radici in contesti di degrado e di povertà.

Le immagini shock della guerriglia urbana a Rosarno hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e di integrazione non solo della Calabria ma dell’Italia tutta, vittima di una legge xenofoba e razzista come la Bossi-Fini. Dobbiamo però evitare che sui nostri territori, dove si aspetta da un giorno all’altro un’ondata migratoria “di ritorno”, accada lo stesso. In questo senso le istituzioni locali hanno il dovere di non farsi cogliere impreparate e di uscire con soluzioni concrete dal pantano delle parole e dello sterile dibattito di questi giorni. (…)

Leggi tutto l’articolo di Sergio D’Angelo su LA REPUBBLICA del 14 gennaio 2010:
La_Repubblica_14_gennaio_2010.pdf

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