venerdì 14 maggio 2010

Appello: la città può riprendersi la parola

Care amiche ed amici
di seguito troverete l'appello lanciato da me e Marco Rossi Doria, pubblicato sull'edizione odierna di Repubblica, sulla necessità della mobilitazione dei cittadini e della società attiva per chiedere che vengano svolte le Primarie per la scelta dei contenuti di programma e del candidato a sindaco della città di Napoli.
Ci sembra importante, per chi  lo desideri, sottoscrivere questo appello lasciando un commento a questo post.

cari saluti
Sergio D'Angelo

La città può riprendersi la parola

L’Italia non esce dalla crisi economica, sociale e istituzionale se solo una parte del Paese detta l’agenda per tutti. Non ne esce senza il Mezzogiorno e senza la città di Napoli. E Napoli può aspirare a rifondare il suo patto con il Paese. Per farlo deve rinnovare il patto con se stessa: chiamare i cittadini a raccolta intorno alle priorità della vita comune. Ripulire l’ambiente e curare i nostri rifiuti. Combattere la povertà e la disoccupazione. Rompere con gli sprechi. Ridare alla città servizi degni e produzioni industriali. Rifondare la macchina amministrativa e chiudere con ogni forma di clientelismo. Riportare i ragazzi alla scuola e alla formazione. Colpire la camorra e dare possibilità vere a chi vuole uscire dalla strada sbagliata.
Perciò: per ritrovare la voce e il senso della vita civile è tempo di smettere di piangersi addosso e di litigare tra vecchi e logori potentati. Le energie migliori della città, il recupero del suo orgoglio e della sue potenzialità hanno bisogno di un immediato cambio di passo, di voce e di proposta.

Il centro-sinistra utilizzi l’anno che ci separa dal voto per il sindaco di Napoli per ridare la parola ai napoletani in modo che l’appuntamento amministrativo divenga un concorso di idee e una mobilitazione per il riscatto civile. Si cominci col decidere ora che le elezioni primarie di tutte le forze di centro-sinistra siano una vera prova di democrazia, fondata sulle cose da fare e che si tengano entro l’autunno.

In questa direzione, allo scopo di combattere logiche lobbistiche e autoreferenziali, è assolutamente necessario che singoli cittadini e quella parte di società attiva, che da tempo si organizza in comitati, associazioni, cooperative, comunità resistenti, gruppi di altra economia, esperienze dal basso, la vasta galassia di uomini e donne che si stanno interrogando sul da farsi, trovino la forza e le modalità per riprendere voce e capacità di contare.La storia non è già scritta e, soprattutto, non c’è alcuna ragione per lasciarla scrivere agli altri.
Napoli può riprendersi la parola!

Sergio D'Angelo
Marco Rossi Doria

Nessun commento:

Posta un commento