Ancora una volta le disposizioni di legge create dal Governo
Monti, così come, del resto, da quelli che l'hanno preceduto, ignorano
sistematicamente le difficoltà di chi quotidianamente si trova a dover
affrontare una burocrazia farraginosa, carente, insufficiente, resa ancora più
complessa, paradossalmente, da una informatizzazione non adeguata.
Se poi sei un cittadino straniero che, magari, non è
riuscito a vincere la lotteria dell'assegnazione di un permesso di soggiorno,
allora le cose si complicano ulteriormente.
La notizia di qualche giorno fa, che riguarda i pesanti
disservizi relativi alle iscrizioni dei bambini alle scuole primarie inviate on
line al sito del MIUR, non mi stupisce, ma sicuramente mi indigna
profondamente. Le leggi di questo Paese continuano sistematicamente ad ignorare
la presenza sul nostro territorio dei migranti, considerandoli sempre come
presenze momentanee, di passaggio, sicuramente fastidiose, comunque sempre
marginali. Continuiamo ad assistere tutti i giorni all'emissione di
disposizioni e regolamenti che, nella migliore delle ipotesi, prevedono un
canale di accesso differenziato per i cittadini migranti regolari, nessuno per
quelli irregolari. Finanche i minori, tutelati al di sopra di ogni cosa da
numerose convenzioni internazionali sottoscritte anche dall'Italia, tutelati da
leggi dello Stato che impongono la frequenza della scuola dell'obbligo, oggi
vengono considerati semplicemente come stranieri, con garanzie e tutele
limitate.
Un impegno concreto dovrà essere necessariamente quello di
abrogare la cosiddetta Legge Bossi-Fini e l'odioso Pacchetto Sicurezza che
istituisce il reato di clandestinità, ma anche quello di varare una nuova legge
quadro sull'immigrazione, che garantisca tra l'altro percorsi certi e chiari di
regolarizzazione, che il permesso di soggiorno sia vincolato al diritto di
"esistere" e non ad un contratto di lavoro, che reimposti il diritto
di cittadinanza in Italia sullo Ius Soli e non più sullo Ius
Sanguinis.
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